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La Repubblica - Torino rieduca stalker e uomini violenti: la questura li affida a centri di recupero

Progetto apripista per chi è stato ammonito: in dieci mesi 144 persone

di CRISTINA PALAZZO


Bloccare sul nascere la spirale della violenza, aiutando gli autori a interrogarsi sulle proprie azioni e non ripeterle. Torino fa da apripista istituendo un modello di rieducazione per chi ha già avuto comportamenti violenti con il partner e per questo ha ricevuto un "ammonimento" dal questore. Sono stati 144 nei primi dieci mesi del 2019 gli ammoniti per violenza domestica, in aumento rispetto ai 120 dello scorso anno. Ora queste persone avranno la possibilità di scegliere di lavorare ( gratuitamente) per almeno un anno sulle proprie emozioni, su come gestirle e modificare i loro comportamenti. Il protocollo ( che si candida per essere replicato in altre parti d'Italia) è stato sottoscritto dalla questura con i presidenti di quattro associazioni Gruppo Abele, Cerchio degli Uomini, Centro studi e trattamento dell'agire violento e Centro Psicoanalitico di trattamento dei malesseri contemporanei. Finora sono stati 800 gli uomini che si sono rivolti al Cerchio degli uomini "e l'80 per cento ha raggiunto buoni od ottimi risultati", fa sapere il vicepresidente Roberto Poggi. "Torino è tra le zone più interessate dai fenomeni della violenza e questo protocollo ci permette di prevenirla" , spiega il questore Giuseppe De Matteis. Nel 2018 infatti la violenza all'interno delle mura domestiche è stata la causa di un terzo degli interventi delle volanti.


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