L'associazione è nata dall’incontro tra professionalità terapeutiche che operano da tempo con persone che scontano condanne per reati afferenti all’area della violenza nelle relazioni con l’obiettivo ultimo di incidere positivamente sul rischio di recidiva.
Le dottoresse Marisa Brigantini, Christiana Marchesin e Cristina Moretta, hanno preso parte, come esperte psicologhe ex art 80 del ministero della Giustizia, al Progetto  SORAT, svolto in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino,  all’interno del carcere Lorusso e Cutugno, sul trattamento dei sex offenders.
Da questa esperienza professionale si è evinta la necessità di una continuazione del trattamento che ne possa consentire il proseguimento anche durante lo svolgimento delle misure alternative e che porti alla definizione di un rinnovato contratto terapeutico. 
Dall'incontro con le  professionalità, del dr. Paolo Rossano e della dr. Eleonora Seta, che hanno maturato esperienza in diversi settori della psicologia di comunità, si è definito un gruppo di lavoro multidisciplinare che vuole sostanziare territorialmente l’idea di una comunità che si prende cura di tutti i propri membri, anche di quelli che, commettendo atti riprovevoli, l’hanno attaccata. L'esperienza della dottoressa Cellamaro ha permesso al gruppo di lavoro di completarsi anche sul piano della realizzazione di progetti e di ricerca di risorse sul territorio.