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Cacciatori in agguato

Immagine del redattore: Francesco CellamaroFrancesco Cellamaro

Nel novembre 2020, con il determinante supporto del regista Gian Franco Verrua, dell'attore Aldo Delaude e al contributo economico di Città Metropolitana-Rete RAC, a cui si è aggiunto un considerevole co-finanziamento in termini economici, di tempo e di lavoro da parte del Centro Studi e Trattamento dell'Agire Violento e di tutti coloro che vi hanno partecipato attivamente, è stato possibile realizzare un video di sensibilizzazione sul fenomeno dello stalking diretto proprio agli uomini, coinvolgendo quella parte maschile estranea a questi comportamenti, ma che raramente si mobilita per promuovere un cambiamento culturale rispetto agli stereotipi e ai modelli maschili disfunzionali. Nel filmato che segue, esploriamo le cinque categorie di stalker sulla base della loro classificazione scientifica. Lo studio di Mullen e colleghi ha delineato le caratteristiche comuni e differenziali degli stalker, considerando molteplici fattori motivazionali e psicosociali, oltre alle strategie cliniche di gestione più appropriate per ciascuna tipologia. Il cercatore di intimità insieme a quello dei corteggiatori incompetenti, sono i più numerosi e persistenti molestatori. Gli stalker di entrambi i gruppi tentano di stabilire una relazione con l'oggetto delle loro attenzioni indesiderate. Non di rado hanno disturbi mentali. Tutti coloro che appartengono alla tipologia del cercatore di intimità hanno obiettivi comuni e un modo altrettanto distruttivo e controproducente di perseguire tali obiettivi. La psicopatologia individuale che li alimenta, tuttavia, copre un ampio spettro, dalla grave malattia mentale della schizofrenia alle anomalie caratteriali dei disturbi narcisistici di personalità. Quelli guidati da convinzioni francamente deliranti sulla natura della presunta relazione sono generalmente considerati rientrare nella categoria dell'erotomania. Ossessionati dalle loro fantasie sull'oggetto delle loro attenzioni sono tra i più persistenti tra gli stalker, insieme ai rifiutati. Il periodo di persistenza è in media di tre anni. Sostenere un attaccamento a qualcuno che si rifiuta o che è indifferente, richiede la capacità di reinterpretare la realtà e quindi le risposte negative sono lette almeno come incoraggiamento o comunque come un non rifiuto. Ciò riflette un intenso senso di "entitlement", di diritto sull'altro. Questo presunto debito è per alcuni di questi stalker giustificato in termini di tutto ciò che hanno sacrificato e "fatto" per il proprio illusorio oggetto d'amore (lettere, regali, telefonate, ecc). Questa tipologia di stalker è generalmente impermeabile alle sanzioni giudiziarie che piuttosto sono interpretate come sfide da superare e non come deterrenti. La loro eventuale reclusione è considerata anzi una prova di devozione e di orgoglio per essere stati in grado di non desistere di fronte a restrizioni legali. I corteggiatori incompetenti sono coloro che hanno scarse abilità sociali e più particolarmente nelle loro capacità di corteggiamento. Il corteggiatore incompetente molesta una vittima per periodi relativamente brevi. Questa è però la tipologia di stalker con il più alto tasso di recidiva nei confronti di nuove vittime. È un inetto che non si attiene alle regole sociali di base che regolano il corteggiamento rituale, ad esempio con approcci rozzi e sessualmente espliciti, sebbene chiaramente non desiderati. Anche in questo gruppo siamo in presenza di inettitudine, senso di diritto e totale disprezzo dei sentimenti dell'altro. Gli incompetenti sono uomini o donne senza evidente psicopatologia, ma, affermano Mullen e colleghi, che possa trattarsi di persone che sfuggono alla valutazione, dal momento che gli eventi di cui sono autori hanno vita relativamente breve. Quando sanzionati i corteggiatori incompetenti interrompono le loro attività di stalking ma è tutt'altro che facile impedire che si fissino su altri potenziali partner poiché al centro dello stalking c'è il loro bisogno di una relazione. Il partner rifiutato tipicamente comincia a mettere in atto comportamenti assillanti dopo che il partner ha tentato o ha lasciato intendere di voler di chiudere una relazione intima. Il suo scopo è quello di ottenere una riconciliazione o, in alternativa, di vendicarsi per il rifiuto. La rabbia per il rifiuto, per la percepita ingiustizia e la natura umiliante del rifiuto, aumenta l'angoscia facendo di questo tipo di stalker uno tra i più persistenti e invadenti molestatori. Questo tipo di stalking, per il 90% di sesso maschile, ha lo scopo di continuare il rapporto, anche se ambivalente e dannoso, intrappolando sia lo stalker che la vittima, poiché il senso di perdita non può essere da lui/lei sostenuto emotivamente. La tipologia dei rifiutato comprende individui con disturbi di personalità prevalentemente dipendenti e narcisistici. Gelosia e possessività, ma anche scarse abilità sociali, sono caratteristiche importanti degli stalker rifiutati. I comportamenti dello stalker risentito hanno lo scopo di causare paura e apprensione nella vittima dalla quale è convinto di essere stato danneggiato e, per tale ragione, si sente giustificato nel desiderare di infliggere punizioni che lo possano soddisfare. Questa soddisfazione è ottenuta attraverso il controllo della vittima e del senso di potere che esercitano su di esse mirando a creare il massimo disagio con il minimo rischio. Quasi nella totalità dei casi studiati si presentano come vittime e perseguono un ampio programma di rivendicazioni personali e per questo motivo sono resistenti al trattamento. Gli Autori affermano che questo tipo di stalker non ha un disturbo paranoico schietto ma è di solito in grado di calcolare il proprio vantaggio. Di fronte ad una sanzione legale, spesso si ritira dallo stalking. Il fine invece dello stalker predatore è l'attacco, di solito sessuale. A differenza dello stalker risentito, che progetta di infliggere paura e angoscia, i predatori sembrano trarre eccitazione dal seguire e dall'osservare l'ignara vittima. Gli stalker predatori costituiscono un sottoinsieme di stalker ma con caratteristiche salienti. Il loro intento non è quello di disturbare o allertare la vittima prima dell'attacco programmato. Quando realizzano l'attacco sessuale, esercitano un senso di potere sulla vittima e, con intrusioni indesiderate traggono un gratificazione erotica umiliando e eccitando la paura della vittima.

Buona visione!




 

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